Maltempo, 51mila clochard a rischio freddo

13.02.2021

Sono oltre 51mila i senzatetto a rischio freddo in Italia con sistemazioni precarie sui marciapiedi, nelle stazioni e sotto i portici delle città e per i quali l’unica speranza sono i servizi di assistenza dei comuni, le associazioni di volontariato e le cooperative sociali che si occupano delle fasce più disagiate. Lo rende noto l’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento all’ultima ondata di maltempo e gelo siberiano che investe l’Italia da nord a sud.

Il crollo delle temperature sta creando una situazione ad alto rischio per chi non ha una casa o un rifugio dai clochard ai ragazzi sbandati, dagli anziani ai padri separati e magari disoccupati che non hanno più le risorse per pagarsi una abitazione Più di 8 senzatetto su 10 sono maschi e in oltre la metà dei casi si tratta di stranieri secondo l’Istat. Dall’inizio dell’inverno già una decina di morti in Italia con un allarme generale per la situazione dei senzatetto.

In Italia si allarga il disagio sociale con 5 milioni di persone che vivono in miseria in un panorama di difficoltà materiali e sociali che comprende 1,4 milioni di persone sopra i 65 anni che non possono pagarsi un pasto completo o le bollette di luce e riscaldamento con l’emergenza Covid che ha colpito i redditi di quasi 1 famiglia italiana u 2 (46%) secondo l’analisi di Uecoop su dati Eurobarometro.

A fronte di situazioni di disagio sempre più ampie  emerge la necessità di un maggiore coinvolgimento delle oltre 9.700 cooperative sociali e di assistenza che operano sul territorio nazionale. In questo scenario risulta strategico potenziare un sistema di welfare che valorizzi la parte più avanzata quel mondo cooperativo per affiancare con qualità e professionalità il servizio pubblico dando risposte ai bisogni della gente e al tempo stesso promuovendo il lavoro e l’occupazione.