Con truffe, frodi e delitti informatici cresciuti del 48% è allarme cybersicurezza in Italia. È quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat per cinque anni in relazione all’attacco hacker al Centro elaborazione dati della Regione Lazio che ha costretto al blocco delle prenotazioni e al rallentamento delle somministrazioni del vaccino anti-Covid. Ogni giorno in Italia si verifica una media di oltre 600 reati informatici per un totale che ha superato i duecentomila all’anno.
Gli strumenti a disposizione del crimine sul web vanno dall’ormai classico phishing con mail trappola che usano falsi loghi dell’Agenzia delle Entrate, di banche o Poste, per tentare di ottenere informazioni riservate, password e codici di conti correnti bancari o postali alle mail che contengono virus in grado di bloccare l’intero sistema informatico di un’azienda per liberare il quale viene richiesto un riscatto, come è avvenuto per la Regione Lazio. Per sfuggire ai criminali della rete bisogna verificare sempre i mittenti sconosciuti, senza aprire allegati e senza seguire i link presenti nelle mail cestinando e cancellando tutto in caso di dubbi o di messaggi poco chiari. Uecoop ha lanciato un alert alle cooperative perché alzino il livello di controllo.
Per ridurre il rischio occorre seguire alcune semplici regole: utilizzare software e browser completi ed aggiornati, avere un buon sistema antivirus, dare la preferenza ai siti ufficiali, non fornire i propri dati a richieste che arrivano da indirizzi sconosciuti o sospetti, studiare il contenuto delle mail e diffidare di quelle che sfoggiano un italiano stentato che potrebbe far pensare messaggi inviati da server situati all’estero, non cliccare mai su qualsiasi tipo di link se non si è assolutamente certi e sicuri della provenienza della mail e non fornire mai i propri dati a siti sconosciuti.