Con quasi 1,5 milioni di addetti il settore delle costruzioni ritorna per la prima volta a livelli di occupazione che non si vedevano da quasi dieci anni con una positiva spinta per l’economia nazionale e i consumi. È quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) sugli ultimi dati Istat relativi al primo trimestre 2022 che nel mattone registrano un balzo del +9,8% delle ore lavorate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Sull’andamento del mattone si sentono gli effetti dei vari bonus e superbonus con molte famiglie, fra case private e condomini, che hanno affrontato la sfida dell’iter burocratico per la presentazione dei progetti di ristrutturazione nonostante le frenate e le ripartenze e le difficoltà registrate con le cessioni dei crediti e gli sconti in fattura.
Gli ultimi dati sul lavoro in edilizia sono un segnale di speranza dopo che il rincaro delle materie prime e prima ancora la pandemia hanno messo a dura prova la resilienza di imprese e cooperative impegnate nel settore. La possibilità di una programmazione pluriennale degli interventi è strategica per la ripresa delle costruzioni che sono uno dei comparti con la più alta intensità di utilizzo di manodopera e capitali ed è in grado di offrire un contributo concreto alla ripresa del Paese.